Sulle Strade Della Storia: Lo Sbarco in Normandia.
Tappa obbligatoria nel Viaggione 2018 è stata quella dedicata allo sbarco degli Alleati in Normandia, il 06 giugno 1944 quando un numero impressionante di ragazzi delle forze militari Alleate invasero le spiagge della Normandia, per liberare l’Europa dalla morsa della guerra che ormai durava da 5 anni.
La zona è diventata, negli anni, un enorme museo a cielo aperto. Ovunque è possibile scorgere qualche residuato bellico, un bunker, un carro armato o un monumento commemorativo di quei giorni. E i francesi sono stati bravissimi a mantenere vivo questo interesse, nonostante il tempo non sempre invitante del nord della Francia, i paesini pullulano di turisti.
Il nostro giro dedicato alle Spiagge del D-Day inizia da Utha e Omaha per poi visitare il Cimitero Americano di Colleville-sur-Mer e paesi come Sainte-Mère-Eglise con il suo museo dedicato ai Paracadutisti e Caen, con la sua Chiesa simbolo di quei giorni, dove sulla facciata ancora si riconoscono i fori di proiettile. Nel viaggio che facemmo nel 2011, visitammo tutti i luoghi coinvolti dallo sbarco, quindi dal Pegasus Bridge alla spiaggia di Utha, passando per Port en Bessin e Pointre du Hoe; ma il viaggio del 2011 fu solo dedicato ai luoghi simbolo dello sbarco, mentre per questo Viaggione 2018 abbiamo optato per visitare solo alcuni dei luoghi dello sbarco.
Nel 2018 il tempo è stato inclemente .Abbiamo visitato le spiaggie sotto una fitta pioggia e un vento freddo, ma passeggiare sulle spiaggie dello Sbarco è una sensazione particolare.
Consigli
Studiate bene l’abbigliamento , il nord della Francia ha un clima molto umido anche ad agosto che velocemente può diventare freddo. Giaccha a vento e felpa spessa sono d’aiuto.
Nel 2011 fu ancora più strano siccome intere famiglie stazionavano con asciugamani e ombrelloni alla base del monumento dedicato ai caduti, mi è parso inizialmente inopportuna questa rilassatezza in un luogo simolo che ha visto morire tantissime giovani vite; poi ho rivisto la mia posizione, quelle persone vivono la libertà per la quale quei ragazzi avevano combattuto, i luoghi della memoria, della preghiera e della commemorazione erano altri, il museo e il cimitero ad esempio.
Ed è proprio il cimitero militare americano posto al colmo della collina di Omaha Beach che andiamo a visitare. Un luogo di raccolta e di commozione, dove i militari riposano nel silenzio della costa, cullati dal rumore della risacca. [ndr in realtà solo 9387 corpi sono presenti poichè 14000 sono stati rimpatriati per volere delle famiglie]. Di grande impatto è il Centro Visitatori presente sotto l’ingresso del cimitero, dove sono raccolti e descritti alcuni oggetti abbandonati sulla spiaggia dopo la battaglia, ognuno con la propria storia e la stanza dove vengono ripetuti all’infinito i nomi dei caduti.
Dopo aver sostato qualche minuto ad ascoltare i nomi dei caduti, con Laura tranquilla nel passeggino, mi sono diretta verso l’uscita dove un ragazzo in uniforme americana mi ha aperto la porta per permettermi il passaggio con la bimba, al mio ringraziamento mi ha salutato stando sull’attenti! L’uscita dal cimitero è silenziosa e mesta, quasi in raccolta o in preghiera.
Mio marito, la cui scuola di base aveva una visione “particolare” della storia [ndr. mio marito ha studiato in uno Stato dell’ex blocco comunista] ha sollevato l’osservazione che avevamo visitato tanti e troppi cimiteri in questa vacanza, ma purtroppo la storia è scritta sul sangue di chi ha combattuto, ed è giusto andare a rendere omaggio a chi la vita l’ha data per la storia, senza giudicare se era dal lato giusto o sbagliato. Il lato “giusto” o lato “sbagliato” dipende solo da dove guardi la storia.
Lasciamo i luoghi legati alle prime fasi dello Sbarco per dirigerci verso una delle città simbolo dell’Operazione OverLord, la città di Caen, la quale fu distrutta quasi interamente durante la seconda guerra mondiale. Incredibilmente i monumenti simbolo furono risparmiati, come L’Abbazia degli uomini e l’Abbazia delle donne, oltre alla chiesa di Santo Stefano, dove risposa Guglielmo il Conquistatore.
Dopo aver pranzato ci spostiamo a Sainte-Mère-Eglise, dove prendiamo l’acquazzone giornaliero e ci dirigiamo a visitare il Museo dedicato ai paracadutisti, nel primo paese liberato dagli stessi paracadutisti nella notte tra 5 e 6 giugno 1944.
Il paese è piccolissimo ma molto caratteristico, con più negozi di souvenir dedicati allo sbarco che panetterie, il museo è il più completo sul tema dello sbarco che abbia visitato e l’ampliamento fatto dopo la nostra prima visita del 2011 lo rende ancora piu completo e istruttivo.
Sulla strada del rientro verso la casa in affitto, c’è ancora tempo per una visita a un Cimitero Germanico dedicato alla seconda guerra mondiale a Le Cambe, e ancora una visita sempre a un Cimitero Militare Germanico a Huisnes sur mer, vicino alla casa che avevamo affittato.