La Salina di Turda
La miniera di sale di Turda (in lingua rumena: Salina Turda) è una miniera di sale situata in località Durgău-Valea Sărată nel comune di Turda, in Transilvania, Romania.
l’estrazione del sale incominciò a Durgău-Turda in epoca pre-romana tra il 50 a.C. e il 106 d.C. I giacimenti furono sfruttati anche durante l’Impero romano tra il 106 e il 274 d.C., (Wikipedia)
La voglia di visitare questo luogo (durante il Viaggione 2018) mi è venuta vedendo su FB un post di National Geographic. Nonostante le strade a grande percorrenza siano ancora la minoranza e distiamo 400 km dalla Salina, decidiamo di dedicare una giornata alla visita della salina di epoca Romana che nel 2010 è diventata Patrimonio Culturale Nazionale Rumeno.
Oggi si uniscono a noi i nonni e lo zio, quindi riempiamo l’auto e partiamo. La strada non è male, spesso percorriamo strade ad alta percorrenza, alternate ad attraversamento di paesi dove ovviamente il traffico locale rallenta il viaggio. Ma se l’autostrada ti permette di vedere e godere di un paesaggio naturalistico di una bellezza quasi rara, con dolci colline, fiumi e boschi; l’attraversamento delle città (più o meno grandi) permette di scoprire bellezze che stanno scomparendo come il carro trainato da cavalli, le donne sull’uscio che vendono prodotti dell’orto o piccole case con bellissimi portoni in legno intagliati.
Ad un tratto ci siamo trovati a percorrere una strada che Google Maps non sapeva fosse stata costruita e questo ci ha accorciato di 30 minuti il viaggio.
Arriviamo alla salina e dopo aver acquistato il biglietto, iniziamo a scendere nelle viscere della miniera.
Abbiamo visitato le stanze di estrazione, esempi di carrellini e di rotaie, il tutto in un ambiente rimasto pressoché invariato. Siamo poi scesi in quella che è la stanza principale di estrazione (Miniera Rudolf), percorrendo un ponte di legno che ci ha portato a delle scale che permettevano la discesa; esiste un ascensore, ma l’attesa era comprensibilmente tanta.
Con l’aiuto di Zio Octavian abbiamo portato sul fondo della salina il passeggino di Laura, 13 piani con gradini in legno consumatissimi e la scala larga per il passaggio di una sola persona (le scale sono di sola discesa, per la salita ci sono altre scale poste dal lato opposto della salina) ad ogni piano di discesa è impresso l’anno in cui si era giunto a quel livello; La miniera Rudolf è profonda 48 metri.
Nervatura di sale , spettacolo artistico della natura
Scendere verso la base della miniera (in questa zona aperta al pubblico i piani sono 2) ti permette di osservare lo spettacolo della natura, la pietra grigio scuro levigata dall’estrazione dove le venature di sale risplendono, illuminate da luci studiate e ben posizionete. sul fondo della salina si intravedevano tavoli da bigliardo, ping-pong, giochi per bambini e una ruota panoramica. Arrivati in fondo Laura si è persa a giocare in una zona dedicata ai più piccoli, dove secchielli e palette sono lí per tutti, i nonni vanno in giro a visitare un’altra stanza della miniera, io e Cristian ci diamo il cambio a stare con Laura, allontanandoci a visitare a turno.
Quando i nonni rientrano dalla Miniera Terezia (posta 45 metri più sotto la Miniera Rudolf ed ad essa collegata da scale) decidiamo di scendere noi, affidando la bambina alle cure dei nonni, reputando troppo pericolosa la discesa e la permanenza sul fondo della salina per una bambina di 2 anni.
La discesa è iniziata con una cragnata spettacolare da parte di Cristian su uno dei travetti delle scale di discesa, infatti fate attenzione se siete più alti di 1.80. Scendiamo sul fondo della Miniera Terenzie, la base della miniera é principalmente occupata da un lago naturale, da cui emergono delle protuberanze di sale; volendo si può noleggiare una barchetta e fare il giro del laghetto o sedersi comodamente su uno delle isole di sale arredate con panche in legno, il tutto nel mezzo del laghetto.
Abbiamo preso la decisione giusta a lasciare Laura al piano superiore, poiché la discesa e la salita sono temporizzate e gestite da semafori, portare 10 kg di bimba per 13 piani sarebbe stato impegnativo, inoltre il fondo della salina é costruito su legno che il sale ha reso altamente scivoloso. Siamo poi risaliti velocemente facendo amicizia con dei signori di Treviso, i quali ci hanno consigliato altri viaggi. Arrivati nella Miniera Rudolf abbiamo trovato Laura affamatissima (erano le 13 ora locale rumena) e decidiamo di risalire in superficie per poter pranzare, saltiamo la fila per l’ascensore optando per le scale (i miei glutei già erano stati messi a dura prova, ma con questa ultima risalita li ho messi fuori uso). Siamo risaliti per 13 piani tutti d’un fiato con pochissime fermate per poter uscire al sole, dove finalmente ci siamo potuti togliere le maglie (la temperatura nella miniera non era male, ma un po’ umido).
Decidiamo di metterci in strada e pranzare sulla strada del ritorno, nel frattempo Laura aveva mangiato del pane e formaggio che avevamo con noi e si è fatta un pisolino.
La strada del rientro è bloccata al paese di Alba Iulia per rallentamenti causa lavori, essendoci poche alternative siamo stati in coda arrivando con 2 ore di ritardo sulla tabella di marcia.
2 thoughts on “La Salina di Turda”
Ragazzi, per il titolo, secondo me dovrebbe essere: “In giro per l’Europa, 2018, parte 3: Salina di Turda”, questo per quanto ne penso io. Se possibile, utilizzate un altro font per il testo, in certi casi e poco leggibile, quindi l’interesse man mano cala perche difficile seguire il testo.
Ciao Zio Octavian!
Abbiamo rivisto un po’ l’impaginazione del sito e delle nostre avventure, nel caso di Targu Jiu abbiamo anche rivisto la parte di descrizione, dicci se ti piace e accettiamo consigli!