A zonzo in Valle D’Aosta – SKYWAY Monte Bianco
Sveglia alle 3.45 am
Valigia, giacche pesanti, cappelli e guanti già caricati in auto.
Carichiamo una Laura ancora dormiente e si parte alle 4.45 con direzione Courmayeur, alla volta della seggiovia più spettacolare su cui sia mai salita.
Ovviamente a quell’ora la strada è sgombra da auto e in breve tempo siamo nel piazzale della Funivia, in attesa degli altri 2 protagonisti di questo week end in famiglia (che arriveranno in ritardo e ci raggiungeranno in cima successivamente).
Arrivare prima rispetto alla salita ci ha permesso di godere dello spettacolo della natura, un’alba spettacolare da Entreves, con tanto di luna che scende e il sole che incendia le montagne e facciamo anche l’amicizia fotografo ceco (della Repubblica Ceca) che vive in Francia, che parla Inglese con accento Austriaco!
Avevamo acquistato i biglietti con Groupon, godendo di un discreto risparmio rispetto al prezzo pieno, quindi non abbiamo fatto coda, bensì abbiamo potuto accedere direttamente alle cabine (solo Laura ha dovuto richiedere il QR_Code in quanto minore di 7 anni, accedeva senza pagare e l’organizzazione concede un biglietto per passare i tornelli).
La salita è emozionante, con le cabine che ruotano di 360° ad ogni tratta, la montagna ci accoglie portandoci a toccare il cielo con un dito, correndo al di sopra degli alberi che offrono una tavolozza di colori degna del miglior artista esistente: la natura!
Quando giungiamo a Punta Helbronner restiamo estasiati e un po’ storditi (un balzo di 2000 mt, toglie letteralmente il fiato); i nostri compagni di viaggio (primo giro del mattino) sono tutti scalatori e/o ciaspolatori, in pochissimo tempo “spariscono” ognuno per seguire il suo obbiettivo, lasciandoci la stazione di arrivo tutta per noi e infatti ci divertiamo a guardare dalle vetrate, fare foto e perderci a leggere le indicazioni presenti; fino a salire sulla piattaforma più alta, dove lo spettacolo di un ottobre (purtroppo) mite ci si prospetta davanti, e così ci presentiamo al cospetto del Re delle Alpi . Lo spettacolo è talmente grande e affascinante da non notare che siamo sotto lo zero, baciati da un sole bellissimo e sotto un cielo di un blu che solo madre natura può creare.
Dopo esserci muniti di protezioni varie (guanti, sciarpa, cappello, burrocacao…) ci siamo goduti in solitaria lo splendore delle Alpi.
Poco a poco arrivano altre persone (la funivia “scarica” un gruppo di persone ogni 15 min. e la permanenza massima è di 1 ½ ora a Punta Helronner, mentre non ha limiti alla stazione intermedia del Pavillon), e arrivano anche lo zio Catalin e la zia Gloria e insieme chiamiamo la nonna, una telefonata dall’altra parte d’Europa, stando sul tetto d’Europa.
Decidiamo di prendere la classica cioccolata calda, goderci il tepore del bar a 3466mt, con vista Dente del gigante ed è giunto per noi il momento di abbandonare il punto più alto d’Italia e scendere.
Al Pavillon, 2175 mt, ci fermiamo a suonare il pianoforte bianco (ho perso i filmati di Cristian che suona “Nuvole Bianche” di Ludovico Einaudi; a distanza di una settimana piango ancora, ma ce lo siamo imposto come motivo per tornare, magari quando anche il Pavillon sarà ricoperto di neve).
Al Pavillon, l’area è attrezzata per far sfogare un po’ i bambini, con qualche scivolo e parete di arrampicata; il Giardino botanico e gli sdrai a disposizione delle persone rendono la sosta davvero confortevole.
Sia Punta Helbronner che al Pavillo ci sono ristoranti, Bar dove poter mangiare e rilassarsi (consiglio di prenotare anticipatamente), oltre ad attrazioni legate al territorio come la mostra di minerali o lo spazio dedicato alla storia della funivia, sale cinematografiche, sale conferenze ecc…. (Vi consiglio il sito www.montebianco.com )
Dopo esserci riempiti il cuore, gli occhi e l’anima di “montagna” a malincuore scendiamo a valle, per riprendere il nostro week end.
Andiamo a riposarci all’hotel La Rocca a Chatillon, dove avevamo prenotato anche la piscina riscaldata, per poi cenare al ristorante La Cave Des Amis ( www.lacavedesamis.it ) ottimo ristorante convenzionato con l’hotel, dove siamo stati trattati e rifocillati in modo egregio, anche Laura, nonostante fosse stanca dopo le tante emozioni della giornata ha spazzolato il suo piatto di tagliatelle.
La mattina successiva ci aspetta un’infinita colazione in Hotel, prima del nostro rientro a casa.
Vi lasciamo un video dei momenti salienti della giornata e vi invitiamo a seguirci su Instagram, per vedere altre spettacolari foto fatte durante questo week end