Il Santuario degli orsi di Zărnești
Alla fine ce l’abbiamo fatta!!!!
E’ dal 2018 che stiamo dietro a questa visita con la speranza di riuscire ad andare a vedere gli orsi in semilibertà nel Santuario degli Orsi di Zărnești, e finalmente ci siamo riusciti!
Dovete sapere che la Romania ospita il più alto numero di orsi bruni in Europa (circa 6000) e la zona di Brasov, sui monti Carpazi, ospita la più folta colonia dello Stato.
Nel mezzo di questi monti boschivi, non lontano dal famosissimo castello di Dracula (Bran), c’è un centro di raccolta/recupero per gli orsi che si occupa di accudire e recuperare gli orsi che vengono portati via a circhi e zoo lager, tolti a proprietari privati che vogliono avere animali selvatici da sfoggiare come trofei oppure cuccioli la cui madre è stata vittima dei bracconieri, o ancora animali che attratti dal cibo lasciato lungo le strade alpine, hanno incidenti con auto di passaggio.
Abbiamo desiderato a lungo questa visita, questo safari fotografico e di sentimento verso questo animale che amiamo e temiamo allo stesso tempo.
I primi contatti li ho presi a gennaio 2022 quando mi annoiavo in casa in una quarantena da covid, dove non ero io l’ammalato.
Ho subito riscontrato nel mio interlocutore disponibilità e assistenza per organizzare nel migliore dei modi la visita, anche quando, per problemi logistici legati al conflitto in corso in Ucraina, sembrava che non avremmo potuto partire.
Ma alla fine siamo partiti e finalmente una fresca mattina di agosto abbiamo raggiunto la sede de Libearty Sanctuary a Zărnești
Abbiamo prenotato per le 9am il Super VIP Tour, per poter godere al massimo dell’esperienza, e così è stato!
Siamo stati portati attraverso la riserva con un trattore adattato al trasporto persone e una guida (il fantastico Valentin) ci ha spiegato e raccontato la storia di ogni singolo orso nella riserva.
Abbiamo visto e conosciuto orsi che sono sopravvissuti alla prigionia e alla crudeltà del peggiore dei predatori, l’Uomo.
Abbiamo conosciuto i cuccioli Hope e Victoria, due cuccioli di orso salvati dopo che la loro mamma è stata uccisa dai bracconieri, abbiamo incontrato Mary, che sta tranquilla in disparte mentre gli altri orsi mangiano, e lei si avvicina lentamente quando tutti hanno terminato, la paura del confronto con altri suoi simili o con l’uomo è ancora grande, abbiamo visto orsi girare intorno su se stessi, o nell’area di pochi passi, perchè fino a poco tempo fa quello era il loro spazio vitale, la loro gabbia era pochissimi metri quadrati, e benchè oggi stiano in un’are di 69 ettari, ancora non riescono a perdere l’imprinting lasciato loro da anni di prigionia.
Gli animali sono si reclusi, ma hanno un’area di 69ettari su cui girare, giocare, dormire…. abbiamo visto orsi giocare, rincorrersi, dormire a bordo laghetto e fare il bagno, e altri che in zone separate, iniziano ad ambientarsi alla loro nuova realtà, la loro seconda possibilità di vivere alcuni anni della loro vita in serenità.
Non sono animali che possono essere reintrodotti in natura, poichè non hanno mai vissuto in boschi liberi. hanno solo conosciuto le gabbie degli zoo, dei circhi o dei loro padroni; sono animali che non sarebbero in grado di occuparsi del loro sostentamento, ecco perchè alle 12 passa il camion con la frutta e la carne, e loro lo sanno ed aspettano il cibo nel luogo designato.
Dopo esserci arrampicati su alberi, visto orsi di tutte le età, dimensioni e carattere, dopo aver visitato il museo degli orsetti di Peluche (che conta, tra gli altri, l’orsetto di peluche Mr. Bean e due giganteschi orsi di peluche donati al museo dai Principi William e Kate d’Inghilterra), siamo stati portati in quella che reputo l’esperienza migliore e più incredibile dell’intera visita, il bunker!
In una zona interdetta a da chi fa la visita a piedi, lontano dal sentiero principale, c’è l’accesso al bunker.
L’accesso al bunker è ovviamente sotterraneo, e si attraversa un corridoio ad alta intensità emozionale; lungo il percorso del tunnel sono rappresentati i diversi pericoli a cui gli orsi, nei secoli, sono stati sottoposti; e lo sono tutt’ora! I circhi dove dovevano ballare, gli zoo dove stavano rinchiusi in gabbie di 2×3 mt, e il bracconaggio! alla fine di questo breve ma intenso corridoio, si sbuca nel bunker, un posto con finestrelle da cui osservare gli orsi.
L’orso è un animale naturalmente curioso, e se si batte un po’ sui vetri (a prova di sfondamento) del bunker, loro vengono a batterti la mano, o a darti un bacino attraverso il vetro; oppure a farti vedere i denti come è accaduto a Cristian.
Quando ci siamo congedati dal Sanctuary, lo abbiamo fatto consapevoli di aver vissuto un’esperienza unica, con il cuore gonfio di lacrime per i maltrattamenti subiti da questi animali, ma pieno di amore e riconoscenza per queste persone che danno a questi animali una seconda possibilità e si occupano di questi fantastici animali.
I ragazzi del santuario, vogliono salvare l’orso Baloo.
Aiutiamoli!
<<Storia dell’orso Baloo>>
<<Petizione per salvare l’orso Baloo>>