I mercatini di Natale di Budapest
Nel 2019 decidemmo di passare le vacanze di Natale a casa dai nonni in Romania, e siccome per andare a casa dei nonni si passa da Budapest, decidemmo di fermarci qualche giorno a visitare la Capitale dell’Ungheria.
Devo ammettere che il viaggio di andata non è stato dei più facili, la pioggia torrenziale ci ha accompagnati da Asti fino a Budapest, con un incredibile incremento di acqua ricevuta nella zona di Caorle. Dopo aver pernottato vicino a Venezia, la sera successiva, prima delle 19 prendiamo possesso dell’appartamento che avevamo affittato presso il Garibaldi Apartman, a pochissimi passi dalla Basilica di Santo Stefano e dal Ponte delle Catene.
Dopo una veloce sistemazione in un ottimo e caldo appartamento; Cristian, io e Laura decidiamo di uscire subito in esplorazione, con una bambina di 3 anni, senza passeggino (per scelta, che si è poi rivelata pessima) abbiamo preferito esplorare fino a quando Laura aveva energia, per poi riposarci e dormire quando lei avrebbe finito le scorte.
E cosi abbiamo visitato le bancarelle del mercatino di Natale di Piazza Santo Stefano che vendono qualsiasi tipologia di cibo locale, dalle salsiccie, al gulas, al vin brulè locale ai dolci. Suoni, luci rumori, gente felice… Più che le bancarelle stesse (non tantissime in realtà), ho apprezzato l’atmosfera gioiosa e calda, nonostante avesse piovuto fino a pochi minuti prima.
Cristian decide di fare la posta ai kürtős, per poi optare ad acquistarli successivamente (in realtà li acquisterà il giorno seguente, dopo lunghissime ed interminabili chiacchierate di confronto col fratello, che difende la bontà dei kürtős rumeni (Cozonac secuiesc). Concluderanno la battaglia con un pareggio: sono buoni entrambi, quelli Ungheresi sono ottimi mangiati in Ungheria, quelli Rumeni, sono eccezionali mangiati in Romania).
Io, invece, avevo voglia di una buona birra locale; complice anche il freddo, optiamo per cenare in un pub dietro piazza Santo Stefano, il Capitan Cook Pub, dove i ragazzi hanno mangiato un ottimo Gulas e io mi sono bevuta un’ottima birra mangiando affettati locali che avevo ordinato sperando Laura li mangiasse, ma quando il cameriere le ha offerto latte e biscotti per cena, ovviamente lei ha accettato. Ci ritiriamo a dormire, dopo aver attraversato nuovamente la piazza con i mercatini che già si preparavano a chiudere.
La giornata successiva è quella strettamente turistica; Cristian, Laura ed io usciamo presto per fare colazione e girovaghiamo verso le 7am in una Budapest fredda, assonnata e lenta; ma che spettacolo girovagare in città! Ci godiamo la pochissima gente e appreziamo l’architettura della Piazza Principale, visitiamo l’interno della Basilica di Santo Stefano, che però è oggetto di filmati per la TV locale, quindi impediscono l’utilizzo delle fotocamere (ma non dei cellulari). Quando usciamo, la città sta completando il suo risveglio, anche se tanti locali, tra i quali molti bar, non aprono prima delle 9. Dopo esser stati raggiunti dagli zii,e aver fatto colazione, decidiamo di attraversare il Ponte delle Catene a piedi; oltre il ponte prendiamo il trenino che ci permette di scendere ad ogni punto d’interesse.
Abbiamo visitato il Buda Castle, dove abbiamo anche assistito al cambio della guardia, ci siamo spostati in Holy Trinity Square dove abbiamo visitato il Bastione dei Pescatori e le viuzze dell’antica città di Buda; mangiato Gulash e raggiunto a piedi Kutyafuttatásra kijelölt terület, per poi riprendere il trenino e tornare al Ponte delle Catene.
Attraversiamo il Ponte delle Catene e cerchiamo un bagno ( a Budapest è facilissimo trovare bagni pubblici, e tutti pulitissimi, a differenza di quelli in autostrada) e ci dirigiamo con la Metropolitana alla Piazza degli Eroi, alle spalle della quale c’è un bellissimo giardino e un laghetto artificiale che in inverno è destinato al pattinaggio, e io volevo fermissimamente pattinare sul ghiaccio (Non metto i pattini a ghiaccio da almeno 20 anni), ma quando scendiamo dalla metro, il cielo inclemente ci rovescia addosso pioggia; Decidiamo di visitare il Castello Vajdahunyad e riprendere la metropolitana verso l’appartamento.
MA…. la treenne sveglia da prima delle 7am, che ha camminato tutto il giorno (senza manco una lamentela, devo ammettere) si addormenta nella metro, la quale fermata distava oltre un chilometro dall’appartamento; che abbiamo coperto passandoci i 17 kg di amore (che con i vestiti invernali erano anche qualche chilo in più) da uno all’altro, giunti in appartamento verso le 17.00 la creatura ha dormito come un sasso fino alle 19.00, noi con le braccia distrutte!
Terminiamo la giornata con una ottima cena presso Sir Lancelot Restaurant; il ristorante lo avevo visto su un programma di ristoranti strani in televisione,e restando a pochi isolati dall’appartamento abbiamo deciso di fare questa nuova esperienza. Nel frattempo Laura si era ripresa ed era attiva e partecipe alla nuova esperienza. Il locale è completamente ambientato in epoca medioevale, dai muri, alle sedie, i tavoli, gli arredi… Ovviamente anche il cibo e l’intrattenimento è medioevale. Viene fornito un bavaglino di carta, bicchieri in ceramica e un cucchiaio, il cibo va mangiato con le mani, e vi assicuro che è divertentissimo. Ogni 2 o 3 tavoli, ci sono le fontanelle per potersi lavare.
Budapest, che non avevo mai preso in considerazione come città da visitare mi è entrata nel cuore, a tal punto da volerci tornare per visitare tutto ciò che ho lasciato indietro, come le terme, il Central Market Hall, il Parlamento, le installazioni artistiche sparse per la città….. voglio tornarci in inverno, per poter pattinare sul ghiaccio!!!!
Voglio segnalare il sito internet Sfumature di Budapest , sono ragazzi italiani che offrono visite turistiche a Budapest, alcuni tour sono gratuiti. Non ho sfruttato i loro servizi, ma li seguo su FB e voglio prenotare con loro un tour al mio prossimo viaggio nella Capitale Ungherese.