Castello di Bran; Castello Peles e tanta Natura
Quest’anno ci siamo concessi qualche giorno tra “adulti” e dopo ave affidato la bimba alle cure della nonna, ci siamo diretti a Brasov, una delle città più conosciute della Romania, anche per la sua vicinanza al famoso castello di Bran.
La cittadina di Brasov ha una storia di città industriale, ma si è adattata subito a calzare l’ abito di cittadina turistica, infatti sono numerosi gli Hotel in città e il centro è adibito a raccogliere la movida, con un tantissimi localini, ristoranti che si affacciano sulle vie centrali; la piazza è ricca di offerte per il cibo, sia di ristoranti locali che stranieri ( ristoranti Italiani, di cibo mediterraneo, Greco o Turco), ma anche semplici bar o fast food.
Consiglio vivamente di mangiare locale, provare le zuppe e la carne, i formaggi di capra e i famosi mici (polpettine di carne cotte alla brace, accompagnate con senape). La birra è principalmente bionda e leggera, spopola la Nastro Azzurro, anche se la pubblicità è martellante sulle birre locali, che poi difficilmente si trovano in menù; esiste anche un’alta offerta di bevande analcoliche, succhi di frutta o spremute.
Abbiamo soggiornato all’Hotel Ambient che dista un Chilometro dal centro storico; hotel moderno e pulito offre anche un ristorante interno, oltre che una piccola e graziosa SPA con Idromassaggio.
Sarebbe stato interessante salire sul Monte Tampa, il monte su cui è stata messa la scritta “BRASOV” che si affaccia sul centro storico, ma avendo poco tempo non siamo andati, esiste comunque una comoda Teleferica che accompagna la gente fino al Belvedere.
Nelle immediate vicinanze di Brasov, abbiamo anche visitato un bellissimo monastero in legno Mănăstirea Sfântul Efrem cel Nou, oltre a chiese fortificate o caratteristiche cittadine. Abbiamo cercato di visitare la Fortezza di Rasnov (Cetatea Râșnov), ma era chiusa ed abbiano optato per il castello di Bran.
Castello di Bran
Di prima mattina, decidiamo di andare a fare visita al castello di Bran, notoriamente conosciuto come il Castello di Dracula, a cui lo scrittore Bram Stoker si ispirò per ambientare il famosissimo romanzo.
Il castello è stato costruito dai Cavalieri dell’ordine Teutonico, per poi passare in possesso dei reali Ungheresi nel 1300 e diventare Fortezza di frontiera nel 1400, fino all’inizio del XX° secolo, quando il castello divenne di proprietà dei Reali di Romania ed essere un Museo durante l’epoca moderna.
Il castello, completamente costruito in pietra è meta di un forte turismo, anche se devo ammettere, mi ha affascinato meno di altri castelli che ho avuto occasione di visitare in Romania. Ci accoglie un borgo medioevale che accompagna alla base del Castello, dal quale si accede dallo scalone e dalla porta principale.
Internamente il castello è un museo che raccoglie mobili, abiti ed ambientazioni tipiche dei secoli nei quali il castello è stato attivo, con i classici passaggi stretti e bui, stanze con muri in pietra con caminetti o stufe in ceramica. Dalle torri si vede la strada che storicamente univa la regione della Valacchia (a sud) con la regione della Transilvania (a nord) facendo della Fortezza luogo di confine e di riscossione di pedaggi. La visita al castello termina nel piccolissimo cortile interno, dove se si vuole (pagando un’integrazione al biglietto), si prosegue nei sotterranei attraverso un ascensore costruito all’interno di un vecchio pozzo (il pozzo, nelle epoche passate, attingeva acqua da cisterne sotterranee), giunti nelle cisterne di raccolta acqua, vi sono degli schermi che proiettano il visitatore al fianco dei “dracula” più famosi, dalle immagini storiche, agli attori che ne hanno impersonato il mito al cinema; devo ammettere, però, che è stato alquanto deludente, in quanto i kinect non funzionavano tutti, infatti in almeno 7 schermi su 10, non rilevava le persone e restavano le fiamme sullo schermo.
Abbiamo terminato la visita, passeggiando nel bellissimo giardino ai piedi del Castello.
Castello di Peles
A 1 ora di strada da Brasov, non lontano dal Castello di Bran, in mezzo ai boschi dei Carpazi si trova il castello di Peles, Castello di proprietà dei Reali di Romania e testimone di grandi incontri politico-militari che si sono tenuti tra la fine del 1800 e i primi anni del 1900.
Il Castello è un museo della storia Reale della Romania, tra grandi saloni, biblioteche, camere e saloni principeschi. Sono evidenti le influenze delle dinastie reali eurepee, infatti ogni stanza presenta drappi, mobili o lampadari di altre dinastie; francese, ungherese, italiana e spagnola; oltre a stanze dedicate a India e Giappone. Un bellissimo museo, ben gestito e ben tenuto.
Unico neo, gli orari vanno controtendenza: se si acquista il biglietto per entrambi i piani (piano terra+ primo piano) si deve aspettare le 10.00 per poter iniziare la visita; mentre chi acquista solo il piano terra può accedere già alle 9.00; poco male, ci siamo concessi scatti adolescenziali nel giardino in attesa di entrare.
Attenzione, sia la biglietteria che lo Shop non accettano le carte, quindi solo pagamento in contanti.
Dopo la visita al castello di Peles, abbiamo deciso di fare una piccola passeggiata per raggiungere il Castello del Pelisor, piccolo castello posto a poca distanza; ma abbiamo sbagliato sentiero e ci siamo arrampicati su per la montagna, raggiungendo dopo qualche minuto una coppia di insegnanti di Costanza, i quali ci hanno fatto scoprire un punto di osservazione che si affaccia a picco sulla valle .
La strada che porta al punto di osservazione di Stâncile Franz Josef è tutta acciottolata e carrozzabile e attraversa i boschi, infatti la paura dei nostri nuovi compagni di viaggio, erano eventuali incontri (indesiderati) con gli orsi. La strada è bella, e non eccessivamente lunga, un buon allenamento da fare, anche in scarpe da ginnastica, come ho fatto io.
Indubbiamente da Rifare!
Natura, boschi, animali, cielo, sentieri.…
Camminate nei boschi con Laura, serate a guardare le stelle in cima al passo, grigliate alla baita con gli zii e i nonni, ma soprattutto lunghe passeggiate immersi nella natura incontaminata di questo angolo di Europa; il contatto diretto con la natura rigenera il cervello e lo spirito, consiglio vivamente un’ora di passeggiata alla settimana per trovare un contatto psico fisico con noi stessi.
Ci siamo, inoltre, dedicati a diversi appostamenti per godere e filmare il tramonto, con tanto di aperitivo; e appostamenti alle 5 del mattino per vedere e filmare l’alba che saliva dalle verdi montagne che si affacciano sul Passo.
Guardate il nostro filmato dedicato all’alba e al tramonto a Pasul Vulcan
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